Capire il melanoma

Il melanoma è un tumore maligno aggressivo che origina dai melanociti della cute e delle mucose, cellule responsabili della produzione del pigmento melanina.
Il melanoma può insorgere in tutti i distretti corporei in cui sono normalmente presenti i melanociti, quindi ovviamente la cute, ma anche le mucose, le meningi e l’occhio.
Appare come una “macchia” spesso asimmetrica, con bordi irregolari, di colorito variabile, generalmente molto scuro o nero, poco uniforme, di grandezza diversa e tendente all’accrescimento. Il tasso di frequenza è in netto aumento in tutto il mondo e si calcola che il melanoma cutaneo è oggi il tumore in più rapido aumento nella razza bianca.
Sulla pelle di ogni persona sono rilevabili numerose “chiazze o punti più scuri” costituiti dalle cellule melanocitarie: tali macchie vengono chiamate nevi o nei. I nevi sono formazioni benigne, si presentano come macchie rotondeggianti, simmetriche, con bordi regolari, di colorito variabile dal marrone chiaro al marrone scuro.
L’importanza dei nevi è riconducibile al loro rapporto con il melanoma; infatti alcuni nevi possono simularlo. Il melanoma ha origine dalla trasformazione di un nevo esistente o più spesso può insorgere come “nuovo nevo”.
Il melanoma è un tumore che nasce sulla pelle e che può accrescersi sia in superficie che in profondità.
Le cellule che lo compongono possono “staccarsi” da tale zona e, attraverso la circolazione linfatica, raggiungere i linfonodi, oppure attraverso la circolazione del sangue raggiungere qualsiasi organo, accrescendosi a formare una nuova massa tumorale (metastasi).
Il rischio che il melanoma possa diffondersi e dare metastasi è tanto maggiore quanto più alto é il suo spessore. Lo spessore sopra il quale il rischio comincia ad aumentare é quello pari ad 1 mm.
Il melanoma è perciò sicuramente guaribile solo se viene asportato chirurgicamente nella sua fase iniziale, quando è ancora confinato negli strati più superficiali della pelle.
Il melanoma è una neoplasia maligna estremamente aggressiva che, negli ultimi anni, ha mostrato un preoccupante aumento della sua frequenza; nel nostro paese si stima che ogni anno vengano diagnosticati oltre 14.000 nuovi casi.
La frequenza della malattia cresce con l’età, ma non risparmia purtroppo le età giovanili: il melanoma è al terzo posto per numero di nuovi casi nella fascia di età da 0 a 44 anni e il 20% dei pazienti che si ammalano ha fra i 15 e 39 anni.
Ne consegue che, in una stima di perdita di anni di vita potenziale, il melanoma è preceduto soltanto dalle neoplasie ematopoietiche (leucemie e linfomi).
Fortunatamente la consapevolezza del melanoma è aumentata a livello mondiale grazie alle estese campagne di prevenzione con un aumento delle diagnosi in fase precoce. Grazie a ciò ed ai continui progressi della scienza, oggi la mortalità per melanoma è scesa globalmente intorno allo 11%, contro il 60% di pazienti con melanoma che moriva della malattia negli anni ’60.
Sebbene non possa essere l’unico fattore determinante, l’esposizione al sole è da sempre considerata un fattore causale per il melanoma, con dati scientifici che pongono in relazione il tipo di esposizione ai raggi solari, l’età ed il rischio di sviluppare la malattia.
L’esposizione intermittente e prolungata ha un ruolo fondamentale, ma l’esposizione in età infantile-adolescenziale determina un incremento del rischio rispetto alle età più avanzate. Quindi, per quanto il tumore risulti molto raro nel bambino, è fondamentale iniziare un percorso di educazione e di prevenzione fin dall’infanzia.
Per quanto a noi noto in ambito di prevenzione primaria, oltre il 90% del nostro “patrimonio solare”, cioè della quantità di raggi solari che giungono alla nostra pelle, viene acquisito nel corso dei primi 18 anni di vita.
Nei bambini inoltre la pelle è più delicata e con minori difese, rendendo tali soggetti più sensibili agli effetti nocivi dei raggi solari e più a rischio di eritemi e scottature: un’ustione solare grave in età infantile raddoppia i rischi di una neoplasia cutanea in età matura. Le ricerche dimostrano che una serie di accortezze e l’uso regolare di un protettore solare in questa età riducono fini a quasi l’80 % il numero di alcuni tumori della pelle.
Con la sigla ABCDE :
A - Asimmetria : il melanoma è una macchia irregolare nella quale non è possibile identificare due metà simili tra loro. La gran parte dei nei benigni sono regolari;
B - Bordi irregolari e frastagliati;
C - Colore a varie tinte: nero, rosso-bruno, rosadistribuiti nella macchia in modo non uniforme;
D - come Dimensione superiore a 6 mm;
E - Evoluzione progressiva: raramente il melanoma resta identico a se stesso; la lesione tende a crescere e allargarsi rapidamente.
In ogni caso, fatti controllare da un dermatologo.
(fonte: IMI)
Chi ha una o più di questa caratteristiche:
- modificazione evidente e progressiva di un neo; comparsa di un nuovo neo in età adulta;
- soggetti già trattati per melanoma; familiarità per melanoma;
- uno o più nevi di diametro superiore a 5 mm e di forma irregolare;
- presenza di uno o più nevi congeniti grandi;
- elevato numero di nei; carnagione sensibile al sole;
- presenza di efelidi;
- precedenti scottature.
(fonte: IMI)